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22 dicembre 2011

Valdastico Sud: sviluppi

La Valdastico Sud come un’enorme discarica di rifiuti tossici, scarti di fonderie con al loro interno percentuali di metalli sopra la norma, una distesa di terra e sassi grigio scuro nascosta sotto un sottile strato di terriccio e pronta per essere asfaltata. Il terribile sospetto, che potrebbe coinvolgere tutti i 54 chilometri dell’arteria in fase di completamento che unisce Vicenza Est con Badia Polesine attraversando la bassa vicentina, padovana e rodigina, è stato sollevato dal “Comitato difesa ambiente salute Valdastico Sud”. Ed è suffragato da decine e decine di fotografie scattate nel 2010 all’interno del cantiere, e soprattutto dall’analisi dei materiali effettuata da un laboratorio privato, analisi che sembrano confermare la presenza di metalli in quantità ben oltre la norma.

Una ruspa della Locatelli al lavoro sulla Valdastico Sud

Con un’ulteriore ombra: la presenza nel cantiere della ditta di costruzioni Impresa Locatelli spa di Grumello di Monte (Bergamo), coinvolta recentemente nell’indagine della procura di Brescia che ha portato all’arresto dell’imprenditore Pierluca Locatelli, con l’accusa di aver sotterrato scarti di fonderia non trattati sotto i cantieri della BreBeMi (l’autostrada Brescia-Bergamo-Milano). Il 30 novembre i carabinieri hanno infatti sequestrato due cantieri della BreBeMi, uno a Fara Olivana con Sola e uno a Cassano d’Adda. Nella stessa inchiesta è stato colpito da ordinanza di custodia cautelare il vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Franco Nicoli Cristiani del Pdl (sul giornale online Linkiesta altre informazioni sui trascorsi giudiziari della ditta).

Uno scarto di fonderia nel cantiere

Da parte del comitato della Valdastico Sud, dislocato fra le province di Vicenza e Padova, sono già partiti due esposti, uno alla procura di Vicenza e uno a quella di Venezia. A quanto risulta a La Nuova Vicenza le indagini dei carabinieri sarebbero in corso per verificare quanto denunciato dal comitato. Ma intanto ci sono le immagini, i dati e la storia di un cane. Si chiamava Doc ed era un pointer bianco di due anni di Albettone, lungo la Riviera Berica, dove le pendici dei colli Berici quasi si confondono con quelle degli Euganei. La storia era raccontata a tutta pagina sul Giornale di Vicenza di martedì 14 giugno 2011, a pagina 37: il cane si abbevera ad un fosso nei pressi del confine con Ponte di Barbarano, e rimane come paralizzato, morendo dopo appena 48 ore. L’autopsia del veterinario attribuisce il decesso a un’intossicazione, tanto forte da provocare la perforazione dell’ulcera. Impossibile correlare la morte del cane Doc con i cantieri della vicina Valdastico Sud. E’ invece possibile correlare le immagini dei fondi stradali con le analisi commissionate dal comitato.

Macchie scure affiorano dal terreno

Le immagini sono state scattate nel corso del 2010. Si vedono i sassi, disposti a mucchi lungo il cantiere: hanno un colore grigio scuro e inglobano numerosi pezzi ferrosi, di color ruggine. Le ruspe, che portano il marchio “Locatelli Lavori” e “Serenissima Costruzioni spa” – che fa parte del gruppo Autostrda Brescia-Padova, presieduto dal leghista Attilio Schneck, presidente della Provincia di Vicenza – dispongono il materiale sopra un telo di plastica nera, a formare il sottofondo stradale. Nelle immagini scattate successivamente, il primo strato grigio scuro è ricoperto da un secondo strato di terra “pulita”, dal caratteristico colore marrone chiaro. Ma in alcuni punti si vedono affiorare macchie scure dalle crepe del terreno. I presunti scarti di fonderia sono disposti fino ai bordi della carreggiata, a pochi centimetri da un fosso. «Il rischio – dicono quelli del comitato – è che se ci sono sostanze tossiche queste siano venute a contatto con l’acqua, magari portate dalla pioggia, avvelenandola».

Sassi scuri vicino ad un fosso

Veniamo alle analisi sui materiali raccolti in cantiere. Analisi realizzate il 7 ottobre 2010 da un laboratorio privato, su un campione prelevato dai membri del comitato in località Lovolo di Albettone. I cianuri presenti nel campione risultano superiori ai limiti di legge di 20 microgrammi per litro (µg/L), quando il limite è fissato a 50 µg/L. L’arsenico, il cui valore massimo è ancora di 50 µg/L, sfora di 35 microgrammi. Alle stelle anche il piombo: 30 µg sopra il limite di legge di 50 µg/L. In misura minore sforano anche il nichel (di 2 µg/L), il cobalto (di 4,70 µg/L), il cadmio (di 2 µg/L), il cromo totale (di 4,70 µg/L), il selenio (di 8 µg/L), il mercurio (di 0,3 µg/L) e l’amianto (di 5 mg/L).
Questi dati, che se confermati sarebbero allarmanti, sono stati esposti pubblicamente insieme alle fotografie giovedì 15 dicembre, durante un’assemblea pubblica organizzata dal “Comitato difesa ambiente salute Valdastico Sud” a Noventa Vicentina, nella saletta del Teatro Modernissimo.

Fonte: la nuova vicenza

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